domenica 31 gennaio 2016

Se sei un sognatore fatti avanti



se sei un sognatore, un mentitore
un desideratore, un compratore di elisir d'amore...
Se sei un fingitore, vieni al mio focolare:
dobbiamo tessere storie con fili luccicanti.
Vieni avanti!
Vieni avanti!

“Shel Silverstein, Strada con uscita. Poesie e disegni”

Recensione - Norsemen - Valerio Sericano

"Lui non le disse nulla, ma in quello stesso momento decise che prendersi veramente cura di lei, nel senso più umano del termine, doveva diventare la sua attività principale, perché aveva capito che quella strana Nixie, al contrario delle sue simili, non si cibava di emozioni negative, bensì di amore."
Valerio Sericano ci presenta "Norsemen", un libro Urban Fantasy davvero molto particolare.
Ambientato nel mondo contemporaneo, il racconto si svolge in diversi paesi dal Giappone fino alla Scandinavia e si basa sulla reinterpretazione delle leggende Norrene; in particolare si concentra attorno alla figura di Loki, un essere soprannaturale ed ingannatore, che non agisce mai in prima persona, ma lascia il lavoro sporco ai suoi cacciatori: i Norse.
Proprio un Norse di nome Adam, da millenni al servizio di questo dio vendicatore, sarà il protagonista principale del racconto.
Costretto in ogni sua vita a dare la caccia alle Nixie, creature che non si nutrono di cibo ma di emozioni (in particolare del dolore causato agli umani), si troverà improvvisamente a fare i conti con una Nixie molto particolare.
Vanadis, infatti, non si nutre di dolore, ma bensì di amore.
Da questo scioccante incontro Adam non avrà più certezze ed inizierà la sua ribellione verso Loki, in contemporanea con l'avvento dei Ragnarok, ossia l'Apocalisse del mondo intero.

Norsemen è un libro interessante, che sviscera in modo particolare le classiche leggende che ci vengono raccontate su Loki, Thor e Odino, ormai sono personificati quasi da tutti secondo i canoni stabiliti dalla Marvel, a seguito dei suoi fumetti prima e film dopo.
La storia narrata è complessa, ma riesce ad incastrare alla perfezione ogni frammento che ci viene proposto, dando molto spazio alle cosiddette "figure secondarie" dei miti nordici.
Non mancano le vicende d'azione, spesso accompagnate da flashback storici, che ci permettono di capire l'andamento della narrazione, ma che creano anche false piste, susseguendosi l'una con l'altra fino a raggiungere dello scenario finale. Quest'ultimo ci rivelerà una grande sorpresa, sia per i protagonisti, sia per il lettore.

Scritto in un linguaggio a mio avviso a volte un po' troppo lento, in particolare quando vengono descritte in modo molto dettagliato le leggende (queste parti però verranno invece molto apprezzate da chi vuole approfondire la conoscenza dei miti nordici), risulta essere un fantasy differente dal comune, che ti intriga al primo sguardo anche grazie alla bellissima copertina carica di misticismo e mistero.


Recensione - Se esprimi un desiderio - Doranna Conti


"Ok, adesso datemi un pizzicotto così mi sveglio, pensò lei, con gli occhi lucidi per l'emozione.
Si può morire di troppa felicità? Sara era sempre più sbalordita."

Doranna Conti ci presenta il suo libro Romance "Se esprimi un desiderio", un libro dolce e travolgente, da leggere tutto d'un fiato nell'arco di un weekend, adatto a tutte noi inguaribili romantiche.

La storia inizia in una stanza di ospedale, la luce che filtra dalle finestre, il corpo intorpidito e nella mente di Sara...buio totale.
Chi è lei? Sara è il suo nome? Cosa fa New York? Lavora nel marketing? Ha un fidanzato?
Ogni notizia che apprende risulta nuova e sconvolgente, non ricorda nulla del suo passato.
I medici dicono che è solo un'amnesia temporanea, ma...quanto durerà?
Aiutata così dalla cugina Erica e dalle colleghe d'ufficio dovrà ricostruire in pochi giorni di convalescenza la sua vita, una vita che le appare strana piena di sentimenti contrastanti.
Per esempio: perchè il suo bel fidanzato, un dottore alla Patrick Dempsey, non riesce a farle scaturire nessun sentimento ed invece il suo capo, Cam, fidanzato con Erica, le fa battere il cuore ad ogni sguardo?

Ambientato nella bellissima e sempre attuale New York City, questo libro cattura l'attenzione del lettore fin dal primo capitolo.
Scritto con un linguaggio moderno e veloce, il libro si presenta bene con un racconto che non sfocia nella banalità di una classica storia d'amore, ma risulta fresco e nuovo, una sorta di "sex and the city" calato in una realtà molto meno sofisticata.

Molto belle e non fuori luogo le citazioni, che vengono presentate all'inizio di ogni capitolo.
Azzeccate le scelte di: cover sia del libro sia dello Spin Off (gratuito - L’Eco dei Ricordi, che vi consiglio di leggere una volta terminato il racconto, per non svelare il finale prima del tempo) e dei titoli, che racchiudono in poche parole l'essenza degli scritti.


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Recensione - Meraviglia - Sara Fiore

"Tante cose erano cambiate da quella volta, tante certezze erano cadute, tante scoperte c'erano state. 
Lei era cambiata"

Sara Fiore ci presente il suo primo libro edito con Lettere Animate, intitolato " Meraviglia- La riconquista di un mondo".

La storia narra di Lisa, una ragazza di sedici anni, che come molte ragazzine di quell'età si considera brutta, insicura e strana. Preferisce perdersi nelmondo luccicante dei film, in particolare quelli fantasy, piuttosto che vivere la sua vita in prima persona, ma tutto questo cambierà.
Durante una vacanza infatti incontra due ragazzi, Luca, bello e tenebroso, e Massi, solare e simpatico; due anime contrapposte, che hanno una cosa sola in comune: Meraviglia, un luogo fatato in cui il tempo sembra essersi fermato e dove Lisa dovrà mettere a frutto tutti gli insegnamenti appresi nei film.
Qui da ragazzina insicura si trasformerà in una donna fiera e combattiva.

Il libro d'esordio di Sara Fiore è un romanzo fantasy, fresco e giovane, particolare e classico allo stesso tempo.
I primi capitoli risultano un po' ostici ed acerbi, ma la narrazione cambia notevolmente quando Lisa, la protagonista, varca le soglie del regno di Meraviglia.
Da questo momento in poi il racconto si fa più accattivante, come se ci fossimo svegliati dopo un lungo dormiveglia.
Non so se questa sensazione di risveglio sia una conseguenza di un'eccessiva introduzione o una scelta dall'autrice per enfatizzare i mutamenti interiori e la crescita della protagonista, che assume, via via che la narrazione procede, sicurezza in se stessa fino a diventare una vera e propria condottiera.

Dolcissimo è il modo in cui i sentimenti adolescenziali che Lisa prova per Luca e Massi vengono descritti e divertente è la sua indignazione verso le troppe attenzioni di quest'ultimo.

Il mondo di Meraviglia viene descritto molto bene, tanto che si avrebbe voglia di passeggiare per il bosco alla ricerca della porta che conduce a questo regno magico.
L'ambientazione medioevale in un fantasy è sempre di buon auspicio, se poi vengono aggiunti dei piccoli "esserini" fatati chiamati Amabili e un gruppo di ribelli che si nascondono nel folto del bosco, come la banda di Robin Hood nella foresta di Sherwood, allora la voglia di conoscere come la storia finirà è assicurata.

Nel complesso il libro risulta quindi carino.
Vi consiglio di leggerlo per rilassarvi accanto al camino e sognare ad occhi aperti un futuro che vada al di là delle vostre immaginazioni, se avete tra i 16 e i 20 anni, se invece le albe sono qualcuna di più sicuramente vi strapperà un sorriso ripensando a come eravate a quell'età.

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Recensione - La trilogia degli Esperimenti 1-L'isola dei soppravvisuti - Alice Gerini


Lanciò uno sguardo veloce al braccio, doppio cerchio fatto di pallini rossi.
Doppia dose voleva dire doppia potenza; doppia rabbia da sfogare. Doppio Dolore.
"Vuoi sapere il mio nome?" chiese facendo piombare nella stanza un silenzio glaciale
"Mi chiamo Mattia Alighieri". (...)
"E mi ricordo tutto"

L'isola dei sopravvissuti è il primo libro di Alice Gerini e narra l'avventurosa storia di Mattia Alighieri, un giovane che si ritrova su un isola deserta con uno strano segno rosso sul braccio, senza ricordare nulla del suo passato, nemmeno il suo nome.
Sull'isola però scoprirà di non essere solo, incontrerà infatti un gruppo di naufraghi che vivono in un regime dittatoriale basato sul consiglio degli anziani.
Qui Mattia verrà accolto, ma sempre con diffidenza, ed incontrerà Elisa, una ragazza fragile solo all'apparenza.
Grazie a lei e a dolorosi flashback riuscirà a scoprire chi era e come mai è finito su quell'isola.

Coinvolgente e avventuroso, L’isola dei sopravvissuti è il primo romanzo di una trilogia che affronta il classico tema della ricerca del super-uomo, del super soldato.
I personaggi principali di questo racconto sono due: Mattia ed Elisa, i quali apparentemente sembrano venire da due mondi differenti, ma riescono subito a trovare una forte intesa, nel nulla che li circonda. Intesa che inconsciamente si trasformerà in qualcosa di più.

Interessante come la storia di sviluppi in modo progressivo e crescente, tenendo sempre per mano il lettore, indicandogli la via per conoscere tutte le risposte.
Leggendolo mi sono tornate alla mente storie di super eroi come Wolverine o Capitan America: cuori nobili trasformati in qualcosa di più, che come Mattia, che si battono seguendo i lori principi e l'amore; non il semplice comando, non il profitto.

Interessante la visione del futuro dell'autrice: immagina un mondo ancora sfarzoso, dove però il potere è detenuto da una clinica farmaceutica, che si è eletta sopra le altre e alla quale tutto è concesso.
Scritto con un linguaggio semplice e giovanile L'isola dei sopravvissuti si legge volentieri e stuzzica il lettore a conoscere come finirà la storia.
Cosa ne sarà di Mattia?
Lo scopriremo nei prossimi libri.


Link per l'acquisto:
http://www.lafeltrinelli.it/libri/gerini-alice/trilogia-esperimenti/9788891095251

http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/fantascienza/123972/la-trilogia-degli-esperimenti/

Recensione - Il manoscritto scarlatto - Cristina Benedetti



“Nascoste nel buio le streghe, le seguaci di questo culto, accumularono il loro sapere e tacquero i loro segreti più importanti e veri.” [...]
“Ora, dopo molti secoli, la nostra storia giunge a noi. A me e a te.”[...]
“Fiamma…io sono una strega! Una figlia dell’Antica Religione, capisci?”

Cristina Benedetti ci presenta così il suo libro intitolato " Il manoscritto scarlatto".
Un viaggio nel mondo dell'occulto, dove si intrecciano esseri soprannaturali ed il misterioso ed invisibile mondo degli spiriti.

Il libro racconta la storia di Fiamma, una semplice ragazza che scopre in tenera età di essere una strega, ma non una strega qualunque, bensì una medium.
Per riuscire a padroneggiare questo grande dono la protagonista dovrà entrare nell'ordine di Mag Mell; un'antica congregazione che raccoglie da tutto il mondo giovani con poteri magici e doni particolari.
Qui verrà addestrata per diventare una Guardiana dell’Equilibrio Universale, il cui compito è preservare il delicato equilibrio tra bene e male.
La sua prima missione sarà quella di salvare una bambina, l'eletta dell'Ordine di Salomone, rapita da una setta di vampiri; la piccola porta nel suo sangue tutte le conoscenze e le oscure magie della Clavicola Salomonis.

Scritto con un linguaggio fresco e senza eccessive pretese, il manoscritto scarlatto si legge piacevolmente.
Man mano che la lettura prosegue siamo catapultati in mondo molto particolare; dove è presente la classica avversità tra licantropi e vampiri, ma anche qualcosa in più. Sono molti, infatti, i rimandi al mondo dell'occulto e dello spiritismo, che rendono unico il racconto e stuzzicano il lettore ad acculturarsi meglio in questo campo.
Si passa infatti dalla citazioni iniziale di Emanuel Swedenborg, filosofo e mistico svedese che influenzò con il suo pensiero personaggi illustri come Charles Baudelaire, alle contaminazioni di leggende irlandesi come il Mag Mell, "la pianura della gioia", fino a quelle afroamericane del Vudù di Haiti, alle pratiche dello sciamanesimo e alla cultura della Dea Madre.
Tutti questi rimandi denotano una grande passione dell'autrice e/o una sua accurata preparazione prima della stesura dello scritto.

Molto interessanti sono anche le pratiche magiche raccontate, come del resto le proprietà delle erbe usate negli incantesimi; sembra, infatti, in alcuni casi, di leggere un prontuario di erboristeria magica.

Accanto a questo mondo fatto di stregoneria abbiamo, come in ogni romanzo che si rispetti, una bella storia d'amore, di cui Fiamma rimane la protagonista; la sua personalità forte viene messa in evidenza e ben descritta.
Trovo eccessive invece le descrizioni dei suoi outfit: prima di ogni uscita, cena o battaglia ci viene riferito cosa ha deciso di indossare.

Il manoscritto scarlatto è un libro che ha personalità, perché non cade nella banale lotta tra bene ed il male, ma ha un "pizzico" in più.
Peccato che, alla fine, il racconto rimanga sospeso sul più bello.
Non ci resta che attendere il seguito.

Link per l'acquisto:
http://www.amazon.it/Il-Manoscritto-Scarlatto-Cristina-Benedetti-ebook/dp/B00QG2J2IM

http://www.mondadoristore.it/Il-Manoscritto-Scarlatto-Cristina-Benedetti/eai978605033975/

Recensione - La grazia dell'acqua - Rossella Padovano

"Il mondo in cui viviamo è scomparso duemila anni fa.
Della tecnologia moderna non vi è più traccia e l'epoca attuale ha lasciato ben poco, residui di lingue e rari documenti, tutto il resto è andato distrutto.
L'essere umano non si è estinto e talvolta presenta speciali mutazioni genetiche.
Vive in un futuro che abbiamo immaginato diversamente, più vicino all'epoca medioevale, dove sopravvivono indenni i pregiudizi legati alla diversità di razza, di religione, di usanze e la guerra si combatte con le spade."

Rossella Padovano ci presenta il suo primo libro intitolato "La grazia dell'acqua" un romanzo
post-apocalittico alla Terry Brooks, circondato da tratti tipici del romanzo cortese del XII- XIV secolo, nel quale largo spazio è dato alle vicende amorose e ai valori epici tipici della "Chanson de geste".

La storia narra le vicende di due regni contrapposti, divisi da una sanguinosa guerra passata, i quali cercano di coesistere mantenendo una pace precaria.
I Rosensin, atei e vegetariani, più simili agli elfi che agli umani, sono riusciti a trasformare ogni loro limite fisico e culturale in un punto di forza. Fin da piccoli, donne e uomini si allenano a diventare temibili guerrieri. Il loro unico punto debole è l'incapacità di nuotare ed il terrore per l'acqua.
Gli Ardesiani, religiosi e conservatori, basano la loro struttura sociale sulla forza dei loro uomini: abili guerrieri che proteggono le mogli, le quali li attendono docili e silenziose a casa, accudendo la prole ed il focolare.
La tregua tra i due regni è costantemente in bilico, duelli si susseguono sul confine per futili motivi; fino a quando la principessa di Rosemund ed il secondogenito del Re di Ardesia si innamorano, senza riconoscersi, ad un ballo mascherato.
Da quel momento tutto cambia.
Nuove minacce sopraggiungono internamente ed esternamente ai due regni; riusciranno Sophia e Evan, ma sopratutto il loro amore, a sopravvivere?

La grazia dell'acqua, essendo un romanzo d'esordio, è davvero molto interessante e promette di diffondersi velocemente tra gli amanti del fantasy cavalleresco.

Ben strutturata la narrazione; l'interesse del lettore non vacilla per tutte le 803 pagine, anzi, quando si termina il libro si vorrebbe avere già a portata di mano il seguito.
Il linguaggio appare agli inizi un po' arcaico, con termini ormai poco utilizzati, ma permette di entrare nell'ambiente che ci vuole essere presentato.
Un mondo medioevale che si accosta perfettamente al genere fantasy con personaggi, sia principali sia secondari, ben strutturati e con caratteri ben precisi.

Grande attenzione è data al tema della diversità tra i due popoli e a come il rancore possa durare per decenni se fomentato dei pregiudizi, dalle diversità di opinioni ed abitudini differenti.
Una costante, purtroppo, nella storia dell'umanità.

Interessantissima la figura del fratello delle principessa, che appare solo a metà della narrazione.
Intrigante il loro rapporto, essendo gemelli hanno un legame speciale, privato, in alcuni casi quasi morboso, alla Jamie e Cersei Lannister, ma capovolto.

I due protagonisti e le loro peripezie amorose mi hanno ricordato i classici: Romeo e Giulietta e Tristano ed Isotta. Lo sviluppo del loro rapporto, il loro amore ed odio, ammirazione ed irritazione reciproca mi ha fatto pensare a dei Mr Darcy ed Elizabeth Bennet medioevali.

Il libro mi ha molto coinvolto e spero di leggere presto il seguito.

Dalla copertina e dal titolo non mi aspettavo un libro così coinvolgente; è vero che riporta l'attenzione su un elemento simbolo del racconto, l'acqua, ma ne sminuisce il contenuto.

L'abito non fa il monaco ma...influenza la prima impressione (per fortuna sbagliata!).

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Recensione - Ragione e follia - Alessandra Giavazzi

“Una volta io ero lui” disse porgendomi una fotografia “ma non ricordo quando.

Tu ti ricordi che cos’eri nella tua vita precedente?”

Alessandra Giavazzi ci presenta il suo primo libro intitolato"Ragione e Follia": un thriller psicologico che nasce dalla volontà di essere un racconto breve, ma intenso, per tutte quelle persone che non hanno tempo per leggere.

La storia racconta la vicenda di Giulio, un normale padre di famiglia, che all'improvviso si trova a indagare su un presunto omicidio.
Basandosi su visioni ed incubi molto reali, il protagonista esplorerà nel profondo la vicenda ed il suo animo, fino a rivelare una sconvolgente verità, che ha radici nella sua infanzia e nel passato della sua famiglia.

Ragione e Follia cattura il lettore fin dalle prime pagine, grazie anche alla tecnica dell'io narrante, che permette di avvicinare chi legge al protagonista.
Diventano così nostri i meccanismi di relazione di Giulio, le sue paure e le sue angosce.

La suspense è viva per tutto il racconto e deriva dalle situazioni che ci vengono presentate, dalla ricostruzione delle dimenticanze del protagonista, dalla sua volontà di scoprire cosa è andato perduto, ma sopratutto da un "perché" costante: come mai le visioni e i vuoti di memoria, di cui soffriva da piccolo, sono tornati a tormentarlo proprio ora?

Ogni capitolo, ogni immagine è un indizio che conduce verso il finale, per nulla scontato.

Questa è una recensione breve, come il libro, per chi non ha tempo di leggere; ma spero proprio che, per questo racconto, il tempo si trovi.


Link per l'acquisto:
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Recensione - Araba Fenice - Michele Sbriscia



"Un enorme boato si diffonde nell’etere e un pulviscolo colorato discende volteggiando pigramente.
Davanti a me centinaia di ombre cominciano a muoversi.
Forse mi restano cinque o sei ore di vita e se ne sarò capace, e se avrò tempo sufficiente, vi racconterò la “singolare” storia che mi è capitata poco tempo fa."

Inizia così il libro di Michele Sbriscia intitolato "Araba Fenice", una storia ricca di avventure, nella quale si intrecciano personaggi, luoghi ed epoche differenti.

Il protagonista è Andrea, un giovane imprenditore, follemente innamorato di Kari, una ragazza tunisina da poco giunta nella città di Fano nascondendo un passato misterioso ed oscuro.
Un giorno, durante il suo solito girovagare in biblioteca, Andrea entrerà in possesso di un libro molto particolare, esso contiene infatti un foglietto misterioso, scritto con il sangue.

Classificare questo libro in una categoria precisa è davvero difficile: leggendo le prime pagine si entra nel mondo del giallo, proseguendo con la lettura si percorre la città di Fano, descritta nei minimi dettagli architettonici e culturali al pari di una guida turistica, infine il racconto prende le caratteristiche di un romanzo storico e d'avventura.
Questo altalenarsi del tipo letterario è la particolarità del libro, il suo pregio, poiché lo rende unico e esclusivo. Allo stesso tempo ne diventa però anche un difetto: diventa difficoltoso comprendere lo svolgimento della storia, benché siano riportati all'inizio di ogni capitolo il luogo, la data e l'ora in cui si sta svolgendo l'avvenimento descritto.

Le situazioni e i personaggi sono presentati con estrema cura, ognuno ha una propria identità caratteristica.
Le storie narrate inizialmente sembrano distinte le une dalle altre, si riescono però a miscelare a tra loro, mentre la storia fa il suo corso in un ottimo cocktail, con un finale molto intrigante.

Trovo eccessive le descrizioni dei luoghi; rallentano estremamente il racconto, anche se denotano una grande passione dell'autore per il "Bello": l'architettura, la storia e la tradizione della nostra bella Italia.

Il libro non tratta solamente, come si può pensare all'inizio, della "semplice" soluzione del mistero millenario, che aleggia attorno al foglietto trovato da Andrea, ma anche della sua rinascita.
Andrea, dopo un periodo di isolamento da tutto e da tutti, riesce alla fine del viaggi a riscoprire se stesso (citando le parole del protagonista: " mi sento un po' come la mistica “Araba Fenice”, l’uccello sacro dal favoloso piumaggio color oro, rosso e azzurro: risorto dalle ceneri di una vuota esistenza")

Se dovessi dare un giudizio strettamente personale posso dire il libro non mi ha entusiasmato fino in fondo, ma non posso non negare che lo farà con moltissimi altri lettori.

Link per l'acquisto:
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Recensione - Infinity Love in a mystery - Alessandra Cigalino




«Fino al giorno in cui ti ho incontrata sull’aereo la mia chiamiamola vita scorreva ormai per inerzia e abitudine, ma da quel primo incrocio di sguardi i battiti del mio cuore hanno lasciato il posto a delle dolcinote musicali della più melodica sinfonia mai scritta. Ma io sono un Demone, un essere malvagio che non può provare sensazioni così meravigliose tanto da non essere capace di dominarle, entrando violentemente nella vita di una graziosa fanciulla dall’Anima Pura…»

“Infinity – Love in a mystery” di Alessandra Cigalino è il primo libro di una nuova saga fantasy.
Il protagonista assoluto del romanzo è l'amore infinito(infinity love), in tutte le sue sfaccettature: da quello classico verso l'amato, a quello struggente e profondo che solo una figlia, verso il proprio padre, (venuto a mancare da poco) può provare.

La storia narra il trasferimento di Elizabeth nella frenetica, caleidoscopica e multietnica Londra, alla ricerca di nuova vita ed un nuovo lavoro.
Qui incontrerà parenti da troppo tempo lontani ed un misterioso e bellissimo ragazzo, di nome William, che la lascerà senza fiato dalla prima occhiata.

La storia, benché abbia spunti molto interessanti, come la figura della cugina Jess e l'allargata famiglia dei Mc Call, ricalca purtroppo fino a quasi metà del libro la trama di Twilight della famosa Stephenie Meyer.
Le similitudini tra i due libri sono davvero troppe, sia nello svolgimento della narrazione sia nei personaggi. Ne è esempio evidente la figura di William: costantemente preoccupato per l'anima di Elizabeth, benchè cerchi in un primo momento di allontanarla, non ci riesce; adora la musica classica (fortunatamente accanto allo stereo in camera sua abbiamo un cd di Ludovico Einaudi e non di Debussy!); salva Elizabeth da dei malviventi dimostrando una forza sovraumana, ma negandola subito dopo; ha una "sorella" bionda e bellissima che da' in escandescenza quando Elizabeth conosce la famiglia del ragazzo, è infatti invidiosa ed estremamente preoccupata del fatto che la ragazza possa diventare "la cena".

Questo eccessivi rimandi sono davvero un peccato, perché lo scritto non è male, anche se le confessioni d'amore e le scuse tra i due protagonisti risultano a volte eccessivamente stucchevoli e rallentano la lettura in modo eccessivo.

La scelta delle citazioni di Shakespeare la trovo molto interessante e si combinano bene con lo sviluppo del racconto.

E' da apprezzare e sottolineare l'importanza della famiglia e della figura paterna, all'interno del libro(ma credo anche fuori).
La protagonista dimostra una grande forza d'animo nell'affrontare una situazione veramente difficile, descritta con estremo tatto ed eleganza dall'autrice.

Il romanzo risulta quindi nel complesso buono e lo consiglio a chi ama le storie d'amore vere e proprie, spero solo che nei prossimi libri assuma con maggior forza una propria identità.
Gli spunti ci sono, vedremo come si svilupperanno.
“Infinity – Love in a mystery” di Alessandra Cigalino è il primo libro di una nuova saga fantasy.
Il protagonista assoluto del romanzo è l'amore infinito(infinity love), in tutte le sue sfaccettature: da quello classico verso l'amato, a quello struggente e profondo che solo una figlia, verso il proprio padre, (venuto a mancare da poco) può provare.

La storia narra il trasferimento di Elizabeth nella frenetica, caleidoscopica e multietnica Londra, alla ricerca di nuova vita ed un nuovo lavoro.
Qui incontrerà parenti da troppo tempo lontani ed un misterioso e bellissimo ragazzo, di nome William, che la lascerà senza fiato dalla prima occhiata.

La storia, benché abbia spunti molto interessanti, come la figura della cugina Jess e l'allargata famiglia dei Mc Call, ricalca purtroppo fino a quasi metà del libro la trama di Twilight della famosa Stephenie Meyer.
Le similitudini tra i due libri sono davvero troppe, sia nello svolgimento della narrazione sia nei personaggi. Ne è esempio evidente la figura di William: costantemente preoccupato per l'anima di Elizabeth, benchè cerchi in un primo momento di allontanarla, non ci riesce; adora la musica classica (fortunatamente accanto allo stereo in camera sua abbiamo un cd di Ludovico Einaudi e non di Debussy!); salva Elizabeth da dei malviventi dimostrando una forza sovraumana, ma negandola subito dopo; ha una "sorella" bionda e bellissima che da' in escandescenza quando Elizabeth conosce la famiglia del ragazzo, è infatti invidiosa ed estremamente preoccupata del fatto che la ragazza possa diventare "la cena".

Questo eccessivi rimandi sono davvero un peccato, perché lo scritto non è male, anche se le confessioni d'amore e le scuse tra i due protagonisti risultano a volte eccessivamente stucchevoli e rallentano la lettura in modo eccessivo.

La scelta delle citazioni di Shakespeare la trovo molto interessante e si combinano bene con lo sviluppo del racconto.

E' da apprezzare e sottolineare l'importanza della famiglia e della figura paterna, all'interno del libro(ma credo anche fuori).
La protagonista dimostra una grande forza d'animo nell'affrontare una situazione veramente difficile, descritta con estremo tatto ed eleganza dall'autrice.

Il romanzo risulta quindi nel complesso buono e lo consiglio a chi ama le storie d'amore vere e proprie, spero solo che nei prossimi libri assuma con maggior forza una propria identità.
Gli spunti ci sono, vedremo come si svilupperanno.


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Recensione - Il segreto di Villa Clamberry - Erika Scarano




“Ho scoperto due cose sul conto di noi fantasmi. La prima è che siamo legati al luogo in cui moriamo.
La seconda è che si diventa fantasmi solo se si ha qualcosa di incompiuto nella vita, come una promessa o un compito da svolgere.”

Il segreto di Villa Clamberry: Memorie di un fantasma, di Erika Scarano, è un libro molto toccante e ben scritto.
Ripercorre la vita di James, ultimo discendente della nobile famiglia Clamberry attraverso la trasposizione dei suoi ricordi e delle sue avventure in un diario.
La cosa importante da sapere su James è che lui non è un ragazzo qualunque, ma è un fantasma.
La sua vita è stata ricca di avversità e questa nuova condizione lo coglie impreparato.
Con il susseguirsi della lettura è palpabile il suo turbamento, la sua crescita interiore, sopratutto quando la villa dove è costretto a vivere la sua " non-esistenza " viene venduta ed incontra Cristin, una giovane ragazza che cambierà tutto.

La storia risulta scritta molto bene con un linguaggio ben strutturato e chiaro, i complimenti sull'abilità di scrittura sono dovuti, considerando che l'autrice era giovanissima quando ha scritto il libro, solo 13 anni.
Il personaggio di James è intrigante, come del resto la sua storia: misterioso, quasi adulto, ma allo stesso tempo mostra tutti i caratteri di un ragazzo giovane, che combatte la sua privata guerra familiare come può.
In alcuni punti il suo monologo interiore rallenta eccessivamente la lettura, ma è efficace per comprendere i suoi stati d'animo.
Molto bella la copertina, comprensibile appieno terminata la lettura. Il diario e la soffitta che vengono rappresentati sono elementi fondamentali della narrazione: il primo è il mezzo con cui ci viene trasmessa la storia, il secondo il luogo dove questa viene scritta.

Leggendo "Il segreto di Villa Clamberry" mi sono tornati in mente il film "Casper" del 1995, diretto da Brad Silberling ed il libro "Il fantasma di Canterville" di Oscar Wilde. In entrambi abbiamo come protagonista un fantasma rimasto tragicamente in questa dimensione, che incontra una giovane ragazza con il quale instaura un rapporto speciale.

Non lasciatevi ingannare però da queste similitudini! Il finale è intrigante, per nulla scontato, quindi vi consiglio di leggere il libro fino all'ultima pagina.


Link per l'acquisto:
http://www.amazon.it/Il-segreto-Villa-Clamberry-fantasma-ebook/dp/B00LSX5UQ2/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1413630270&sr=8-1&keywords=il+segreto+di+villa+clamberry

Recensione - La sposa oscura - Daniela Ruggero




“Ancor prima che Ella compia il primo vagito, il figlio degli Inferi vi sarà legato. Vane saranno le fatiche per resistere al suo canto, lontana sarà custodita, celata in un falso castello compirà il suo destino e quando il sangue dell'agnello coprirà l'antico altare egli non potrà impedirne la morte.
Lontano dalla sua dimora urlerà di dolore causando la fine dei mondi.
Le colpe dei padri ricadranno sui figli.
A lungo camminerà tra i fuochi degli Inferi perdendo la propria anima e nutrendosi del tormento.
Desolazione sarà la sua vita, le stelle si spegneranno in cielo, la terra si aprirà al suo passaggio.
Alla fine dei tempi, una flebile scintilla di luce indicherà la via della salvezza, le colonne del cielo troveranno fondamenta nella sua purezza, le radici dell'eterno tormento nel suo sangue.”

L’incipit dovrebbe sempre essere lo strumento di seduzione del lettore e credo che il libro di Daniela Ruggero abbia centrato in pieno questo principio.
La sposa Oscura, primo capitolo della saga "I guardiani degli inferi", è un urban fantasy moderno, ricco di tocchi mistici ed anche - perchè no? - hot: lascia magistralmente sempre un velo di mistero, invogliando il lettore nella continuazione della lettura.

La storia si articola attorno ad una setta chiamata la Congrega della luce, dove abita una ragazza pura e dolcissima di nome Selene.
Abbandonata da piccola, insicura e timida, Selene riuscirà a trovare, in questo luogo isolato dal mondo, amore ed amicizia; finchè un giorno, per una serie di sfortunati eventi, incontrerà Marcus, il bellissimo e dannato figlio di Lucifero.
Da quel momento tutto il mondo che conosce andrà in frantumi e le cose non saranno più le stesse.

Una trama interessante, appassionata ed intrigante che però lascia alcuni vuoti, che possono essere colmati se si legge la "sinossi" sul sito di Amazon.

La sinossi per definizione dovrebbe essere però una sorta di riassunto dell'opera letteraria; quella che troverete invece, non lo è, ma è a mio avviso un prologo. Non racconta, infatti, la trama del libro, ma avvenimenti accaduti in un momento temporale antecedente rispetto alla storia descritta nella Sposa Oscura.
Il mio consiglio perciò è di leggere il libro ed inseguito "la sinossi"; in questo modo potrete apprezzare il mistero che avvolge la vicenda e poi comprenderlo, una volta terminato il libro.
Non so se questa sia stata una scelta dettata dalla casa editrice o dall'autrice stessa. A mio parere è uno svantaggio per il libro, avrei cercato di inserire questa parte nel manoscritto: o nella parte iniziale, come un vero e proprio prologo, o nella parte finale, come una sorta di flashback. In questo modo gli avvenimenti che rimangono oscuri durante la lettura sarebbero spiegati, lasciando però la storia incompiuta, come una saga di tutto rispetto.

Molto intrigante è la figura di Marcus, una sorta di Mr Gray degli inferi, bellissimo e dannato con un pizzico di luce.
Particolari e tutti differenti nell'aspetto, nelle capacità e nel carattere, sono i suoi cinque guardiani, descritti purtroppo troppo sommariamente rispetto agli altri personaggi.
Inquietante la setta che Selene chiama casa, con dogmi rigidissimi che tutti devono rispettare e la figura della donna, sottomessa al potere maschile, e che ricalca fin troppo bene vicende attuali e non distanti da tutti noi.

Se amate l'urban fantasy e le storie ricche di turbamenti, amori e mistero, leggetelo, ve lo consiglio.


Link per l'acquisto:
http://www.amazon.it/guardiani-degli-inferi-sposa-oscura/dp/8868823225

Recensione - Il fiume scorre in te - Bianca Rita Cataldi



"Le tappe sono cinque. Cinque posti. Cinque gravi errori. Tu scenderai per cinque volte da questo treno e, una volta giù, entrerai nel suo passato, scoprirai gli sbagli che lui ha lasciato dietro di sé. Ti spiegherò io come fare, sono io la tua guida, non sei sola. Questo viaggio ti porterà a lui. Mi stai ascoltando, Dani? Devi superare queste cinque tappe e forse, se tu lo vorrai, lui sarà salvo."

Il fiume scorre in te di Bianca Rita Cataldi è un libro piacevole da leggere, scritto in un linguaggio spontaneo e giovanile, come l'autrice stessa.
Nato da un racconto che nel 2009 si è classificato tra i 25 finalisti del Premio Campiello Giovani, ci riporta la storia di Dani, una ragazza come tante, che attraverso un viaggio in treno molto particolare, percorre epoche e luoghi differenti, riscoprendo l'oscuro passato del suo grande amore Alessandro.
In questo lungo viaggio strano ed ipnotico Dani però non sarà sola: verrà accompagnata da un moderno Virgilio di nome Massimo, figura atipica ed intrigante, che l'aiuterà ad affrontare le diverse situazioni, emotivamente non facili.

Il racconto non si risparmia nelle citazioni e nelle frasi ad effetto, forse troppe, che, benchè risultino collocate sempre nei punti più opportuni, rallentano spesso ed eccessivamente la trama narrativa. Si potrebbe dire che il libro, adatto a chi ama gli amori struggenti dell'adolescenza, è "scritto ad hoc" per chi ha l'abitudine di annotare su un taccuino le frasi del libro che sta leggendo.

Grande importanza è data al momento della colazione, sempre descritta, ed al rapporto con gli amici, storici e nuovi, ben descritti e strutturati.
Evidente è la formazione classica dell'autrice e la sua passione per la letteratura e la musica, trasmessa attraverso diversi passaggi nel libro.

Molto apprezzabile è la scelta di utilizzare le bambole come oggetti guida e l'accostamento del loro aspetto con le varie tappe. Interessante è anche la grafica della copertina che, attraverso un bel colpo d'occhio, attira il lettore; anche se avrei preferito un vestito verde...colore preferito dalla protagonista.

Link per l'acquisto:

sabato 30 gennaio 2016

Recensione Dodici Porte - Daisy Franchetto




"Hai scoperto che le cose non sono come sembrano, che non c'è una solo verità per tutto e che gli esseri umani contengono moltitudini.
Sono contenta per te.
Molti vivono un'intera esistenza pensando che il mondo sia davvero diviso in cose giuste e non giuste.
Hai avuto un' esperienza devastante Lunar, e hai visto un lato prima sconosciuto dell'esistenza.
Gli esseri umani sono capaci di cose orribili e non sempre se ne comprende la ragione.
Ma quel che accede è sempre utile"



Dodici porte di Daisy Franchetto è un libro moderno che tratta, attraverso un'interpretazione molto particolare, il percorso di rinascita interiore di Lunar, una ragazzina che ha subito il grave trauma dello stupro.
A differenza di quello che si può pensare leggendo le prime pagine del libro, il racconto non è focalizzato sull'avvenimento traumatico, ma sul superamento dello stesso, attraverso l'incontro con una strana casa, fatta di porte, che condurranno la protagonista in diversi mondi alla riscoperta del suo animo interiore.
Lunar, attraverso queste prove, è come se fosse sempre posta davanti ad uno specchio che riflette se stessa, nel quale è costretta a guardare il suo io interiore ed ad accettare le varie sfumature del suo animo, alcune di cui di cui aveva già conoscenza, altre mai incontrate prima.
La connotazione fantastica del libro non è subito evidente, forse a causa di un inizio un po' impacciato che stenta a raccogliere l'attenzione del lettore.
Attenzione che viene però stuzzicata andando avanti nella lettura, coinvolgendo chi legge sempre più.
Una scelta tecnica che quasi certamente vuole seguire lo stato d'animo della protagonista e la sua progressiva rinascita, che però può risultare pericolosa facendo dubitare chi sta leggendo di voler continuare nella lettura.
La storia risulta ben scritta con un linguaggio semplice e ben strutturato, ogni personaggio ha una connotazione chiara e precisa, dall'eroe che incontra sulla sua strada i diversi aiutanti alle ambientazioni ben articolare e per nulla scontate.
Molte sono le similitudini tra i personaggi del libro, decisamente numerosi, con i personaggi di altri racconti fantastici famosi, per esempio:
il vecchio Bin-arkan ricorda il Re del Fiume Argento di Terry Brooks, la Loba il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie e lo specchio quello magico, che Atreyu deve affrontare nella storia infinita.
Questo ci trasmette una forte passione dell'autrice non solo per la scrittura, ma anche per la lettura.
Il libro non è un best seller, ma neanche un racconto per ragazzine.
Il finale è intrigante: benché la storia si concluda, lascia spazio ad un seguito.
Leggeremo ancora qualcosa di Daisy Franchetto? Sinceramente lo spero.

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